Ancora oggi vi è una sostanziale mancanza di prove consolidate sugli effetti ambientali delle colture geneticamente modificate (GM). Ciò è dovuto principalmente a una lunga serie di distorsioni che caratterizzano gran parte della produzione scientifica su questo argomento. Il risultato è che l’impatto reale delle colture GM resta in gran parte incompreso e persino negato a priori, soprattutto dai sostenitori delle colture GM e dalle aziende agroindustriali. Nel presente articolo vengono affrontate alcune questioni relative all’impatto delle colture GM, con particolare riferimento al mais, che di recente è stato oggetto di una rassegna scientifica decisamente poco attendibile. A oltre vent’anni dai loro esordi commerciali a livello globale, le colture GM destano ancora un acceso dibattito sia all’interno della comunità scientifica sia nell’opinione pubblica: un segno inconfondibile del fatto che in questa materia c’è da registrare non solo un’insufficienza di dati scientifici affidabili, ma anche un’incapacità delle istituzioni internazionali di utilizzare correttamente l’incertezza scientifica nell’elaborazione della decisione politica.
L’ articolo scritto da Carlo Modonesi e Fausto Gusmeroli è scaricabile in allegato.