In occasione della Giornata Internazionale dell’Ambiente, il 5 giugno alle ore 11, la dr.ssa Vandana Shiva, presidente di Navdanya International e ospite d’onore dell’incontro “Venezia 2022“, ha presentato il Manifesto Ecofemminista “Fare pace con la Terra” del network globale Diverse Women for Diversity (DWD), insieme a Nadia El Hage Scialabba, Swette Center for Sustainable Food Systems, Nicoletta Dentico, responsabile Global Health Justice della Society for International Development (SID), Silvia Francescon, responsabile del programma ecologia dell’Unione Buddhista Italiana (UBI), Elisa d’Aloisio, coordinatrice Coalizione Italiana Liberi da OGM.
In un contesto di crescente caos climatico e di conflitti per le risorse naturali ed economiche, quest’anno, dal 2 all’8 marzo, più di cento donne provenienti da tutti i continenti si sono riunite presso la Navdanya Biodiversity Conservation Farm. L’incontro si è concluso con la stesura di un documento collettivo per diffondere e amplificare le voci di contadine, attiviste, conservatrici di semi e ricercatrici di tutto il mondo. Il documento, “Fare pace con la Terra. Un manifesto Ecofemminista” raccoglie le voci delle donne contadine e dei movimenti femminili per denunciare collettivamente le responsabilità sociali ed ecologiche dell’agricoltura industriale e dell’economia neoliberista.
Il Manifesto è un appello all’azione rivolto ai leader mondiali, ai movimenti di base e alle organizzazioni internazionali, affinché si abbandoni il paradigma dell’avidità, dell’estrattivismo e della separazione dell’umanità dalla natura, passando a un’economia della cura, che nutra gli ecosistemi da cui dipendiamo e ripari i danni che abbiamo prodotto finora. L’agricoltura industriale, con la sua intrinseca dipendenza dai pesticidi e dai fertilizzanti chimici, dai combustibili fossili e dalle monocolture, è stata ampiamente riconosciuta come uno dei fattori più pervasivi che contribuiscono all’impoverimento degli ecosistemi, alla perdita di biodiversità e alle emissioni di gas serra.
L’industria dei pesticidi, degli erbicidi e dei fertilizzanti chimici, così come le monocolture intensive, sono responsabili di un massiccio ecocidio a livello mondiale. Inoltre, gli alimenti industriali altamente trasformati, provenienti da pratiche agricole intensive e da lunghe catene di approvvigionamento, hanno scarse proprietà nutritive e sono considerati responsabili dell’aumento delle malattie croniche e non trasmissibili, con impatti negativi sulla società, sulla salute e sul benessere umano. Le soluzioni promosse dall’agroindustria di fronte al cambiamento climatico e per soddisfare il fabbisogno alimentare mondiale si basano essenzialmente su innovazioni tecnologiche, presentate come l’unica opzione possibile. Queste soluzioni tecnologiche sono il prodotto di una visione meccanicistica del mondo che vede la natura come materia inerte che può essere ingegnerizzata e manipolata per adattarsi ai nostri bisogni e favorire gli interessi e consolidare il controllo delle grandi aziende sul sistema alimentare.
Stiamo assistendo a processi di deregolamentazione e a forti campagne a sostegno delle nuove tecniche di editing genetico, promuovendo le colture e le sementi geneticamente modificate come soluzione per i cambiamenti climatici.
Oggi, il movimento DWD dimostra che le donne sono ancora una volta all’avanguardia nella difesa della biodiversità, della libertà dei semi e della sovranità alimentare. Le donne attiviste, scienziate e studiose sono in prima linea nel dare forma a nuovi paradigmi scientifici ed economici. Le donne stanno rivendicando la sovranità delle sementi e costruendo la sicurezza alimentare in tutto il mondo. Come custodi di semi e produttrici di cibo, come madri e consumatrici, le donne sono impegnate nella creazione di un sistema alimentare più in linea con i processi ecologici della Terra e la protezione della salute, con le leggi dei diritti umani e della giustizia sociale.
A questo link ci sono alcuni dati a supporto del Manifesto. Qui invecesono scaricabili l’Estratto dal Manifesto Ecofemminista “Fare Pace con la Terra (in italiano) e l’intero Making Peace with the Earth – Through Diversity, Mutuality, Non-Violence & Care – An Ecofeminist Manifesto (in inglese).