Cominciamo con una comunicazione di servizio. A causa della assegnazione (finalmente!) del codice ISSN abbiamo dovuto cambiare numerazione: questo è il Quaderno n.3/2024 dell’Anno I, anche se in realtà è il quarto numero del secondo anno. Ci scusiamo con gli autori dei numeri precedenti, ma riusciremo a raccapezzarci; in fin dei conti il peso della burocrazia è nulla in confronto a quello del capitalismo digitale che opprime quotidianamente le nostre vite. Anticipiamo così l’articolo di Stefano Puglia e D. Davide Lamanna su come la “intelligenza collettiva” può resistere alla IA. Sul tema della “educazione” all’ecologia integrale nelle scuole come difesa del sapere critico – a bilancio di una originale esperienza concreta chiamata Alfabeti ecologici che un gruppo di associazioni hanno avviato lo scorso anno scolastico – scrivono Renata Puleo e Federico Calò Carducci. Una anticipazione della monografia sulla pedagogia della decrescita che uscirà con il prossimo numero a fine anno e che si chiamerà Decrescere per crescere.

Il cuore di questo numero è costituito dalla MONOGRAFIA su Marxismo e decrescita (curata e introdotta da Mauro Bonaiuti, Alice Dal Gobbo, Emanuele Leonardi, Dario Padovan, Antonio Pignatto) che raccoglie i frutti di un lavoro preparatorio durato due anni e i contributi di una nutrita schiera di studiosi: Michele Cangiani, Simone Lanza, Raffaele Guarino, Giulio Ballarini, Aldo Femia, Andrea Taffuri, Davide Grasso, Alessandro Sciullo, Dalma Domeneghini, Marco Colafemmina, Giovanni Mazzetti, Marino Ruzzenenti, Nick Dyer-Witheford, Blue Rübner Hansen, Stefania Barca, Jacopo Nicola Bergamo, Salvo Torre, Aldo Zanchetta.

Il tema è complicato. Comunismo e decrescita sono due “parole bomba” che vanno maneggiate con cura. Quali possono essere i punti di contatto tra i “rossi” e i “verdi”? Ne scrive in chiave storica Paolo Cacciari. Rimane il fatto che l’idea di una società della decrescita contamina sempre più frequentemente altri pensieri e altri movimenti sociali. Ce lo raccontano in apertura dei Quaderni Bruno Mazzara e Daniela Passeri di ritorno dall’ultima Conferenza internazionale sulla decrescita organizzata a Pontevedra nel giugno scorso, per la prima volta assieme alla associazione europea degli Economisti ecologici.

Gli orizzonti della decrescita si aprono in molte direzioni. Occhio alla nostra BACHECA: la rivista sorella europea, “Degrowth Journal”, ha lanciato una call su Anarchy and Degrowth; dal 5 all’8 settembre a Sant’Agata sul Santerno (Ra) si svolgerà: Licheni: Festival di decrescita ed ecologia queer; dal 20 al 22 settembre a Padova saremo presenti al festival delle Botteghe del mondo Tutta un’altra cosa; noi stessi, dal 22 al 24 novembre siamo impegnati ad organizzare a Pisa un incontro su Le vie della decrescita. Giusto per riflettere sulla strada che stiamo facendo e dove vogliamo andare. Anche se il contesto non è dei più favorevoli. Ce lo conferma una importante ricerca (capofila la Sapienza di Roma) cui siamo stati co-artefici, sull’immaginario delle pratiche di decrescita in ambienti già sensibili (Bruno Mazzara, Federico Arcuri, Kathleen Aurigemma, Lisa Di Giulio, Marta Domini, Luana Marini, Bellisari, Carlotta Paglia). Sempre nella sezione OLTRE LA CRESCITA, pubblichiamo due “blocchi” tematici, uno sul pensiero territorialista di Alberto Magnaghi (Sergio De La Pierre e Daniela Poli); un altro sul turismo insostenibile a Venezia (Daniela Passeri, Federica Toninello, Mario Santi e Jan Van der Borg).

Per la sezione LA SAGGEZZA DELLA DECRESCITA Francesco Zevio ci ricorda Simone Veil e Leopold Kohr. Mentre Federico Arcuri intervista François Schneider sulle esperienze di sociocrazia.

Per LE CREPE SUL MURO, Margherita D’Andrea e Roberto Sciarelli ci parlano dello Scugnizzo liberato di Napoli e Luca Fattambrini ci racconta le lotte dei veneti contro i “poli logistici”.

Per STATISTICA E DECRESCITA Aldo Femia ci parla della contabilità economica ai tempi di Marx.

Tra le NOTIZIE NON PERVENUTE, l’Ispra ha pubblicato un importante rapporto: La sfida ambientale per la Finanza sostenibile, peccato che nessuno ne abbia parlato (di R.L.). Poco si parla anche delle contraddizioni della transizione energetica: il dibattito pro e contro le auto elettriche nasconde paradossi che non aiuteranno a salvare il clima (Daniela Passeri).

Infine, la nostra biblioteca si allarga con: Che brava che sei. 8 storie di abilismo quotidiano, di Elena e Maria Chiara Paolini e disegni di Claudia Flandoli (recensione di Stefano Marzaro); Cambiare rotta. Oltre la società della crescita, di Serge Latouche, Carlo Petrini, Guido Viale, Adriano Sella, Elisabetta Ribet, Andrea Rosso (illustrazioni) (recensisce Paolo Cacciari); La speranza. In un tempo senza speranza, di John Holloway, traduzione, cura e postfazione donataci da Roberto Mapelli; SPERANZA forza sociale, (a cura di e prologo di Aldo Zanchetta, con testi di Gustavo Esteva, Elias Gonzáles Gómez, Ana Cecilia Dinerstein, Mauro Armanino; Dario Paccino, L’imbroglio ecologico. L’ideologia della natura (1972), con una Prefazione di Gennaro Avallone, di Lucia Giulia Fassini, Sirio Paccino; L’ecologia politica di Dario Paccino, di Gennaro Avallone e Sirio Paccino (di redazione); Elogio dell’inconscio. Come fare amicizia con il proprio peggio, di Massimo Recalcati (recensisce Alvise Marin); Oltre la giustizia climatica. Verso un’ecologia della rivoluzione, di Jason W. Moore; Economia vegetale. Cosa poteva essere il capitalismo se avesse imparato dalle piante e cosa dovrebbe diventare nell’era dei beni comuni, di Luigino Bruni (recensisce Paolo Cacciari); Giuseppe Ungherese, Pfas. Gli inquinanti eterni e invisibili (recensisce e commenta Alberto Peruffo); Cecile Izoard, La corsa mineraria del XXI secolo – Indagine sui metalli nell’era della transizione (recensito da Corrado Campobsso); Stranieri Ovunque / Foreigners Everywhere. Note sulla Biennale di Arti Visive di Venezia 2024 di Serena De Dominicis. Per concludere, una canzone, Renitenza alla vita, di Valentino Santagati e un racconto, Fetore da E infine il corvo, Storie di animalitudini di Angela Masotti, con una postfazione di Maria Elena Bertoli.

Occhio alle splendide illustrazioni!

Le tavole di Claudia Flandoli, tratte dal libro Che brava che sei. 8 storie di abilismo quotidiano, Editori Laterza, 2023, ci sono state donate dalle autrici Elena e Maria Chiara Paolini, alias Witty Wheels,attiviste, formatrici e blogger. Hanno profili Instagram e Facebook: @witty_wheels.

Le foto a corredo degli articoli su Venezia fanno parte della performace: POWERLAGUNA. Knowing how to look and feel, you will see that the Lagoon is rich with creatures and possible alliances that promise to defend it. Saturday 25 June 2024 with the @comitatonograndinavi we started the fight into the deep lagoon of Venice.