
Pubblichiamo il resoconto (a cura del team organizzatore) della Scuola di Politiche Oltre la Crescita, organizzata dalla Fondazione Benvenuti in Italia. Crediamo e supportiamo questo tipo do iniziative, anche se auspichiamo una maggior chiarezza tra i termini e i concetti di decrescita e post-crescita, come accennato in questo articolo.
Dopo mesi di lavoro, la Scuola di Politiche Oltre la Crescita è diventata realtà: dal 20 al 23 febbraio 2025, in collaborazione con il Movimento per la Decrescita Felice e Associazione per la Decrescita, abbiamo realizzato a Torino quattro giorni di incontri, lezioni, confronti, eventi pubblici.
Riteniamo che la Scuola sia stata un successo, testimoniato anche dagli importanti risultati raggiunti: 80 persone iscritte, 60 partecipanti effettivɜ, 9 relatorɜ per 9 lezioni, 3 eventi pubblici, 8 testimonianze di esperienze territoriali, 10 volontariɜ attivɜ, 5 luoghi ospitanti rilevanti a Torino.
Costruire reti e lavorare in sinergia per la decrescita in Italia
La Scuola di Politiche Oltre la Crescita aveva l’obiettivo, che crediamo riuscito, di coinvolgere attivistɜ politichɜ di diversa provenienza: movimenti sociali, movimenti per la giustizia climatica, sindacati, partiti, collettivi e altre organizzazioni informali. Per contrastare la crisi eco-sociale in tutte le sue ramificazioni, e portare avanti un cambiamento sistemico, è essenziale mettere in campo e in sinergia una pluralità di strategie e di approcci diversi alla trasformazione, allineati verso un orizzonte comune.
Crediamo che le forze avverse all’attuale sistema economico e alle ingiustizie che produce siano molteplici e variegate. Tra queste, c’è chi costruisce vere e proprie realtà alternative sui territori, con regole di gestione dei rapporti umani e meccanismi di allocazione delle risorse che testimoniano concretamente la possibilità delle future società “oltre la crescita”. C’è chi sceglie di scendere in piazza, chi di utilizzare azioni di boicottaggio, chi predilige il dialogo con le istituzioni e considera irrinunciabile la traduzione della forza sociale in consenso elettorale per produrre riforme radicali attraverso la legge. È quello che Rosa Luxemburg chiamava “riformismo rivoluzionario”.
La Scuola di Politiche è quindi stata pensata come un primo laboratorio per favorire la convergenza fra tutti questi approcci strategici alternativi, nella convinzione che questa sinergia sia tanto realizzabile quanto essenziale. Abbiamo provato a creare spazi di confronto e dialogo – che ci auspichiamo continuino nel tempo – con tutti gli attori politici, istituzionali e non, che immaginiamo possano essere coinvolti in questa lotta.
I giorni della Scuola di Politiche sono stati ricchi e intensi, e ne usciamo molto soddisfattɜ, anche per il rafforzamento delle sinergie con lɜ relatorɜ coinvoltɜ e i movimenti e le realtà che di decrescita in Italia si occupano da tempo, in particolare con Movimento per la Decrescita Felice e Associazione per la Decrescita.
Per la Fondazione Benvenuti in Italia l’intenzione per il futuro è portare avanti questa sfida mettendo in campo le proprie competenze di ricerca e advocacy, lavorando per portare questa narrazione, e con essa le relative proposte di policy, alle istituzioni, ai partiti, ai movimenti, ai sindacati e alla società civile. Nel farlo, l’obiettivo è continuare ad agire nel solco di questo pluralismo di strategie, collaborando con tutte le realtà che in Italia si confrontano con pratiche e tematiche legate alla decrescita e alla post-crescita, con il fine di creare sempre più spazi aperti per dibattere, confrontarsi e generare cambiamento.
I temi della Scuola di Politiche Oltre la Crescita
La Scuola di Politiche è iniziata giovedì 20 febbraio con la lectio magistralis “Fare Politica oltre la crescita” di Simone D’Alessandro, docente di economia dell’Università di Pisa,e l’accoglienza dellɜ partecipanti, provenienti dai movimenti torinesi ma anche dal resto d’Italia.
Venerdì 21 febbraio abbiamo affrontato diversi temi, nell’ottica intersezionale con la quale abbiamo cercato di costruire la Scuola. Ecofemminismo e realismo materialista con la lezione “Decrescita e femminismi: la riproduzione sociale al centro” di Donatella Gasparro e la testimonianza di Non Una Di Meno La Spezia; economia politica e geografia economica con “Decrescita e Sud globale: un ossimoro… o forse no?” di Andrea Rizzi e la testimonianza di Abdullahi Ahmed; movimenti italiani e decrescita in “Decrescita, lavoro e conflitto sociale” di Michel Cardito; decrescita ed esplorazione teatrale con il laboratorio “Politopografia” a cura di Carlo Sella.
Sabato 22 febbraio lɜ partecipanti hanno potuto esplorare i temi della campagna, della città e delle loro relazioni con i temi cardine della Scuola. Emma Marzi e Donatella Gasparro hanno guidato la riflessione sulle zone rurali con la lezione “Decrescita, zone rurali e la questione agraria oggi” e la testimonianza di NEO – Nuove Esperienze Ospitali, mentre Karl Krähmer, con “Decrescita, diritto alla casa, diritto alla città (ecologica)”, ha approfondito la riflessione sugli spazi urbani che abitiamo, seguito dalla testimonianza torinese della delibera di iniziativa popolare Vuoti a Rendere. La giornata si è conclusa con il coinvolgimento dell’associazione Acmos, di Associazione per la Decrescita, del Centro Studi Sereno Regis e del movimento Extinction Rebellion Torino come ospiti nell’evento pubblico “Guerra, pace e non violenza: una prospettiva di decrescita”. Un dialogo a più voci su come poter generare cambiamento con pratiche non violente.
L’ultima giornata di Scuola, domenica 23 febbraio, si è svolta attorno a due lezioni e un evento pubblico. La prima sessione ha esplorato il tema dei beni comuni con Lorenzo Velotti e “Decrescita e commons” e la testimonianza della comunità energetica piemontese CER SINERGIE, di cui la nostra Fondazione è ente co-fondatore. La seconda lezione si è invece focalizzata sul concetto di arte come forza generatrice di cambiamento, con Emma Marzi e Carlo Sella: “Arte politica: un approccio creativo alla trasformazione socio-ecologica”. Il programma si è concluso con l’evento pubblico moderato e condotto da Maria Zinutti “Decrescita e politica istituzionale: un dialogo con i partiti”, che aveva l’obiettivo di sollecitare la politica sui temi della decrescita.
Realizzare una Scuola, insieme
Ci teniamo a ringraziare nuovamente tutte le persone e le realtà che hanno contribuito alla realizzazione della Scuola di Politiche Oltre la Crescita, portando i contenuti e i temi che abbiamo affrontato, offrendo sostegno economico, organizzativo e logistico, fornendo l’essenziale lavoro volontario che ha permesso di attenzionare anche l’aspetto di cura e di creazione della Scuola come safer-space.
A partire dalle due realtà co-organizzatrici della Scuola, Associazione per la Decrescita e Movimento per la Decrescita Felice, che ha sostenuto la Scuola anche economicamente tramite il bando “Ma Davvero Fate!”. Entrambi gli enti lavorano da decenni in Italia sul tema della decrescita, della post-crescita e dell’economia, e il loro supporto è stato essenziale per la realizzazione della Scuola.
Per concretizzare la Scuola di Politiche è stato essenziale il sostegno economico ricevuto da Fondazione Finanza Etica, che ha creduto in questo progetto ancor prima della sua realizzazione.
Grazie a tuttɜ lɜ relatorɜ che hanno tenuto le lezioni e portato concretamente i contenuti all’interno della Scuola: hanno reso evidente quanto movimento ci sia nel nostro paese oggi sul tema della decrescita, e quanto sia necessario esercitarsi collettivamente nel tenere a mente costantemente l’intersezionalità intrinseca di questo tema e di tutte le lotte per la giustizia sociale, ambientale, climatica.
I luoghi che hanno ospitato la nostra Scuola sono stati il Circolo Arci Risorgimento, la Fabbrica delle “e”, il Circolo Arci Kontiki, il Centro Incontro Casale 212 – con il patrocinio della Circoscrizione 7 – Città di Torino, il Comala: luoghi che sono molto più di semplici mura fisiche, ma che possiedono una storia simbolica importante per la città di Torino. Il pranzo di domenica è stato preparato da Food Not Bombs, collettivo antispecista che recupera cibo invenduto e distribuisce pasti vegani. Grazie per aver contribuito alla cura delle persone della Scuola. Vi invitiamo a conoscere e attraversare tutte queste realtà!
Il team della Scuola di Politiche Oltre la Crescita