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Via dalla scienza totalitaria per salvare il mondo
di Gloria Germani
in uscita il 15 aprile
La crisi ecologica e la pandemia sono la cartina tornasole della civiltà industriale moderna, che si è imposta come superiore, come portatrice di vera scienza. E se alla base della modernità vi fosse uno sbaglio conoscitivo? Attraverso un dialogo serrato con i risultati della fisica quantistica, l’entaglement, l’epigenetica, ma soprattutto con il pensiero induista, buddista e le tradizioni indigene, Gloria Germani mette a fuoco l’abbaglio della scienza e delle sue sorelle: tecnologia e multinazionali. Fondate sull’antropocentrismo e sull’astrazione razionale dello schema cartesiano-newtoniano, riposano sulla falsa separazione tra mente e materia, tra ego e mondo. Verità della decrescita vuole mostrare che l’attuale “dittatura dell’economia” e la globalizzazione sono frutto delle idee ottocentesche e screditate di materia, tempo progressivo, crescita. Apre invece una nuova strada verso il Non Dualismo, fatta di economia locale, relazioni affettive, visione sistemica, il biologico della mente.
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GLORIA GERMANI
Ecofilosofa con un background in filosofia occidentale e orientale (ha studiato all’Università di Firenze, di Pisa e alla New York University), ha viaggiato molto in Asia e lavora da trent’anni nell’ambito dei media. È la maggior esperta del pensiero di Tiziano Terzani, che ha anche firmato la Prefazione del suo libro Madre Teresa e Gandhi (2016). Le sue opere sono dedicate alla critica della visione moderna per chiarire un argomento tabù: la colonizzazione dell’immaginario che sta alla base del cosiddetto “sviluppo”. Ha curato, per la collana I precursori della Decrescita di Latouche, il volume Terzani. Verso la rivoluzione della coscienza (2014).