Condividiamo l’articolo che l’associazione “Benvenuti in Italia” ha scritto sull’evento Beyond Growth

 

La conferenza Beyond Growth 2024 nasce dallo sforzo di Associazione per la DecrescitaMovimento per la Decrescita Felice e Wellbeing Economy Alliance di riportare e contestualizzare, nel dibattito politico italiano, i contenuti della conferenza europea “Beyond Growth 2023”. Quest’ultima, tenutasi al Parlamento Europeo nell’Aprile dello scorso anno, ha sottolineato l’urgenza di confrontarsi criticamente con l’attuale modello di sviluppo economico e di costruire le fondamenta di un paradigma alternativo che non dipenda dalla crescita economica infinita.

Abbiamo deciso di partecipare perché la Fondazione Benvenuti in Italia da sempre orienta la sua azione a preservare e rafforzare la cultura democratica e la democrazia. Riteniamo che un sistema economico orientato all’accumulazione diseguale del profitto attraverso la crescita economica costituisca una seria minaccia alla tenuta democratica delle nostre società, oltre che alla stessa vivibilità dell’ambiente in cui queste si innestano.

La teoria della decrescita, focus della conferenza Beyond Growth 2024

La teoria della decrescita sostiene che la crescita economica illimitata non possa e non debba costituire l’obiettivo ultimo dei governi. Il fenomeno della crescita economica è relativamente nuovo nella storia umana (poco più di due secoli, a partire dalle rivoluzioni industriali). La crescita ha certamente permesso un aumento del benessere materiale per una certa porzione di mondo – il cosiddetto “Nord globale” – durante il secondo dopoguerra, ma lo ha fatto in larga misura a spese del resto del mondo e degli ecosistemi naturali. La decrescita parte dal riconoscimento scientifico dell’impossibilità di produrre nuova crescita economica senza sorpassare i limiti planetari di sostenibilità, e dunque senza infliggere ulteriori danni irreparabili al nostro ecosistema e alla vivibilità sul pianeta per noi e per le generazioni a venire.

La decrescita critica la scelta dell’ONU di inserire tra gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (SDGs) la “crescita sostenibile”, e suggestioni teoriche come la “crescita verde”, che propongono la possibilità di continuare a crescere annullando l’impatto ambientale negativo, o addirittura rendendolo positivo. Ad oggi, ribadiscono i teorici della decrescita, nessuna economia è mai riuscita a crescere riducendo al tempo stesso, in maniera sufficiente e duratura, la pressione sugli ecosistemi naturali. In sostanza, ogni aumento percentuale del PIL richiede l’uso di energia e risorse addizionali. Con le conoscenze e tecnologie attuali, è estremamente improbabile ridurre la pressione sull’ambiente abbastanza da rientrare nei limiti planetari di sostenibilità mentre si continua a perseguire la crescita economica illimitata come obiettivo. L’aumento del PIL resta, tuttavia, il principale indicatore con cui viene misurato il successo di un governo e, in fin dei conti, il benessere di un Paese.

Puntare sulla crescita, e quindi sul fatto che la torta che l’umanità deve spartirsi per soddisfare i propri bisogni possa continuare a ingrandirsi illimitatamente, permette di posticipare la questione fondamentale del modo in cui la torta viene ripartita. Posti di fronte all’impossibilità di ingrandire la torta, la questione distributiva diventa invece ineludibile: non esiste democrazia sana senza un’adeguata redistribuzione delle risorse, poiché il loro accaparramento comporta un conseguente accentramento di potere incompatibile con la democrazia.

In sintesi, l’obiettivo della decrescita è quello di operare una transizione verso una società radicalmente democratica, che garantisca una vita dignitosa a ogni persona nel rispetto dei limiti di sostenibilità del nostro pianeta. Questa transizione può avvenire solo a condizione di cambiare prospettiva e indicatori, ridurre il consumo di materiali ed energia nei paesi del Nord Globale e redistribuire più equamente le risorse a disposizione.

La decrescita, dunque, non è “recessione” né “austerità”, al contrario. La recessione è ciò che succede ciclicamente a economie dipendenti dalla crescita che ignorano tutto ciò che non é PIL. L’austerità è la reazione politica alla recessione, che tenta di far ripartire la crescita senza porsi il problema della redistribuzione o di altri cambiamenti strutturali.

Beyond Growth 2024, la decrescita e la Fondazione Benvenuti in Italia

Le storiche battaglie della nostra Fondazione si coniugano con molte delle parole chiave del paradigma della decrescita. Ad esempio, per garantire sicurezza scolastica è necessario reperire finanziamenti per l’edilizia, ma anche includere nel concetto di “sicurezza” la salubrità dell’aria circostante. Un’economia rispettosa dell’essere umano e delle sue superdiversità non può basarsi sul caporalato o su altre forme di sfruttamento. L’accaparramento di risorse pubbliche e comuni da parte di pochi, con tutti i danni ambientali che questo comporta, riecheggia quelle dinamiche criminali e (eco)mafiose che da anni denunciamo e che minano il funzionamento dell’ordine democratico. Col nostro manifesto “War Free Energies” del 2021, mettevamo in chiaro la necessità di ripensare il modello economico vigente, che è anche all’origine delle guerre che imperversano intorno a noi: “i conflitti nel mondo, oggi come sempre, si combattono per cibo, acqua, terra, energia, risorse vitali usate per lo più come strumento di profitto immediato per pochi, anziché per la sopravvivenza e la prosperità di tutti”.

Coerentemente con la nostra storia, dunque, negli ultimi anni ci siamo avvicinati esplicitamente a riflessioni socio-ecologiche in piena risonanza con le proposte della decrescita: ci siamo formati sull’Economia della Ciambella di Kate Raworth (tra le principali voci critiche dell’ossessione per il PIL), e abbiamo ospitato la presentazione del libro “Il futuro è Decrescita” nel settembre del 2023. Da pochi giorni siamo ufficialmente entrati a far parte dell’International Degrowth Network, una rete internazionale di organizzazioni impegnate in modi diversi sul tema della decrescita

Cosa ci portiamo a casa dalla partecipazione a Beyond Growth 2024?

La conferenza Beyond Growth 2024 è riuscita nell’intento di condensare molti degli ingredienti fondamentali per porre le basi verso questo nuovo modello economico. La prima giornata, più istituzionale, è stata dedicata al confronto tra alternativi paradigmi di azione di fronte alla crisi ecologica, e a delineare i contorni strategici e le proposte attorno alle quali ripensare lavoro, welfare e cura in una società della decrescita. Il giorno successivo, la decrescita è “uscita dal palazzo” e dall’accademia per confrontarsi direttamente con movimenti attivi sul territorio italiano (e oltre) molto diversi tra loro per i temi cui si dedicano, ma tutti potenzialmente accomunati da un medesimo framework concettuale su cui far convergere le rispettive battaglie: decolonialità ed intersezionalitàgiustizia sociale, lavoro, casa, beni comunigiustizia climatica ed ambientale.

Anche sulla base dei contenuti emersi alla conferenza, riteniamo che la decrescita abbia molto da offrire alla politica di area progressista, a partire dalla ridefinizione del concetto stesso di progresso. Oggi, infatti, tutta la classe politica tende a sovrapporre “progresso” e “crescita”, dando a quest’ultima un’accezione esclusivamente positiva. Secondo la decrescita, invece, è necessario svincolare l’idea di progresso dal semplice aumento del PIL, associandola a un nuovo paradigma economico che abbia la giustizia sociale e ambientale come obiettivi primari.

Simone Poté e Daniele Vico

BEYOND GROWTH 2024

Per saperne di più

Schmelzer, A. Vetter, A. Vansintjan. Il Futuro è Decrescita. Ledizioni, 2023. https://www.ledizioni.it/prodotto/il-futuro-e-decrescita/

Hickel. Siamo ancora in tempo! Come una nuova economia può salvare il pianeta. Il Saggiatore, 2021. https://www.ilsaggiatore.com/libro/siamo-ancora-in-tempo

Kallis., S. Paulson, G. D’Alisa, F. Demaria, Decrescita. Vocabolario per una nuova era. Jaca Books, 2018. https://www.lafeltrinelli.it/decrescita-vocabolario-per-nuova-era-libro-vari/e/9788816413078

Ambrosi. Crisi ambientale, l’economista Mastini: “Le rinnovabili non bastano. L’unica soluzione è la decrescita”. Il Fatto Quotidiano, 14/05/2024 https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/05/14/crisi-ambientale-leconomista-mastini-le-rinnovabili-non-bastano-lunica-soluzione-e-la-decrescita/7546060/

Barili e V. Fronza, Che cos’è la decrescita? Slogan, movimento sociale, teoria e pratica. Due Gradi, 21/02/2023 https://www.duegradi.eu/news/decrescita/

Barili e V. Fronza, Decrescita, si può fare? Intervista a Daniele Vico. Due Gradi, 21/04/2023 https://www.duegradi.eu/news/decrescita-si-puo-fare/