E’ appena stato pubblicato un volume dell’Agenzia Federale Tedesca dell’ambiente su “Le impossibilità dell’economia circolare. Separando le aspirazioni dalla realtà”, che espone e analizza i limiti dell’economia circolare per come è comunemente intesa.  Il volume (in inglese) è disponibile a questo link.

Le idee chiave dei diversi capitoli sono state raccolte in questa infografica. A questo link la recensione su economiacircolare.com. Qui di seguito la traduzione dell’abstract.

 

La quinta pubblicazione “Fattore X” dell’Agenzia federale dell’ambiente (Umweltbundesamt, UBA), “Le impossibilità dell’economia circolare”, fornisce una panoramica sui limiti dell’economia circolare,  ponendo l’accento sulla relazione tra l’uso integrato delle risorse e gli approcci più sistemici di leadership e gestione.

A livello europeo, il libro si collega al recente Green Deal Europeo e mira a mettere in grado gli attori dei vari settori e Paesi membri dell’UE di passare dagli attuali modelli lineari di cattura ed espressione del valore a soluzioni più sistemiche ecircolari. Il volume fornisce un contributo concreto alla costruzione delle conoscenze e delle competenze dei decisori attuali e futuri che affrontano queste crisi sistemiche complesse nella loro attività quotidiana. Il libro fornisce inoltre l’accesso alle migliori pratiche derivanti dai risultati di ricerca e sviluppo all’avanguardia, che consentiranno ai decisori di sviluppare un’economia più sostenibile ed equa.

Fornendo soluzioni per un’economia più sostenibile, questo libro è una lettura essenziale per gli studiosi e gli studenti di uso delle risorse naturali, business sostenibile, economia ambientale e sviluppo sostenibile, così come per i decisori e gli esperti dei settori dello sviluppo politico, dell’industria e della società civile.

“Fattore X” promuove le buone e migliori pratiche che consentono un risparmio significativo nell’uso delle risorse naturali e i modi per migliorare l’efficienza delle risorse. In collaborazione con l’Agenzia tedesca per l’ambiente (Umweltbundesamt, UBA) e con il contributo di nomi di spicco del mondo politico e accademico, questa serie di libri propone strategie innovative per l’implementazione del concetto di “Fattore X”, al fine di costruire un mondo che usi le risorse in modo più efficiente.

 

In sostanza ciò che discende da questo rapporto è che la economia circolare è l’unica forma di economia che sia compatibile con la sopravvivenza dell’umanità su questo pianeta e che quindi è necessario adottarla e molto in fretta. Ma chiarisce esaustivamente anche, e soprattutto, che la sua applicazione, anche nella forma più fedele ai fondamentali teorici su cui si basa (che peraltro non è affatto dimostrato che da teoria possano diventare pratica) non è affatto sufficiente per garantire tale sopravvivenza con adeguati livelli di equità, sicurezza sociale e benessere diffuso.

Sul rapporto tra economia circolare e decrescita (o post-crescita) rimandiamo alla traduzione dell’articolo di Thomas Bauwens “Un approccio Post-Crescita all’Economia Circolare